Artisti selezionati

Nicolas Ceccaldi

Artista contemporaneo che vive e lavora tra New York e Parigi. La sua ricerca esplora il rapporto tra natura, identità e cultura visiva, con uno stile figurativo intriso di ironia e riflessione esistenziale.
Attraverso pittura, installazioni e disegni, Ceccaldi costruisce scenari in cui animali e ambienti pastorali diventano metafore della condizione umana e del ciclo della vita. Le sue opere, spesso caratterizzate da un’estetica sospesa tra tradizione e artificio, invitano a interrogarsi sul ruolo dell’uomo nel mondo contemporaneo.
Ha esposto in gallerie internazionali come Greene Naftali (New York), Édouard Montassut (Parigi) e Neue Alte Brücke (Francoforte), consolidando la sua presenza sulla scena artistica europea e statunitense.

Calvin Marcus

La sua pratica artistica si distingue per un linguaggio ironico e surreale, in cui pittura, scultura e installazione si fondono in una ricerca sull’identità, la percezione e l’assurdo quotidiano.
Marcus costruisce universi visivi in cui elementi familiari (animali, oggetti domestici, figure umane) vengono deformati o ripetuti fino a perdere ogni riferimento realistico, generando un senso di spaesamento e comicità sottile. La precisione tecnica e l’uso di materiali tradizionali convivono con una libertà concettuale che sfida le convenzioni della pittura contemporanea.
Ha esposto in istituzioni e gallerie di rilievo internazionale, tra cui il Whitney Museum di New York, Karma Gallery (New York) e David Kordansky Gallery (Los Angeles). Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private, consolidando il suo ruolo tra le voci più originali della scena americana contemporanea.

Canada, 1983

USA, 1988

Heji Shin

Corea del Sud, 1976

Fotografa e artista visiva che vive e lavora tra New York e Berlino. La sua ricerca indaga i limiti della rappresentazione, esplorando la tensione tra intimità, corpo e immagine pubblica.
Attraverso un linguaggio diretto e provocatorio, Shin affronta temi legati alla sessualità, alla nascita e all’identità contemporanea, trasformando la fotografia in uno strumento di riflessione sul potere e sulla vulnerabilità.
Serie come Baby che ritrae il momento del parto in modo crudo e realistico e #lonelygirl, dedicata alla solitudine e all’esposizione digitale, mostrano la capacità dell’artista di unire estetica, ironia e coraggio visivo.
Ha esposto in istituzioni internazionali come il Whitney Museum di New York e l’Aspen Art Museum, affermandosi come una delle voci più radicali e riconoscibili della fotografia contemporanea.